«Cinema e Storia» 2026
Visioni d’Europa. L’identità europea attraverso il cinema e i media audiovisivi
a cura di Agnese Bertolotti, Massimiliano Coviello, Filippo Maria Giordano e Valentina Re
[English version below]
È possibile riflettere sulla storia dell’integrazione europea attraverso il cinema, restituendo per immagini un’impressione originale del lungo percorso di unificazione del continente? Esiste o si può immaginare una lettura cinematografica di questo processo sul piano storico e politico? E quanto incidono sulla sua narrazione le singole prospettive nazionali e le poetiche di autori, movimenti o scuole? Quali sono i temi e gli strumenti espressivi che il cinema, le narrazioni seriali e i media audiovisivi prediligono per rappresentare i valori europei, proporre un’idea condivisa di appartenenza e costruire una narrazione comune? È possibile parlare di una sensibilità cinematografica europea capace di formulare una identità comune sul piano culturale e sociale?
Ancora: in che modo il settore audiovisivo inteso come sistema di pratiche produttive e politiche culturali, nonché come strumento di soft power, ha partecipato ai processi di costruzione dell’integrazione europea? Questi processi hanno trovato spazio nei discorsi critici e teorici sul cinema e sulla televisione? Cinema e televisione hanno offerto occasioni per stimolare riflessioni sull’integrazione europea nella rete più ampia dei discorsi sociali? Come prodotti della cultura popolare, hanno svolto un ruolo particolare nel ricondurre a un ambito di esperienza quotidiana e familiare gli aspetti più astratti delle istituzioni e dei valori europei? È possibile parlare di un pubblico europeo?
Questo numero di «Cinema e Storia» vuole proporre una lettura originale dell’identità europea a partire dalla sua costruzione comunitaria, servendosi del cinema e, più in generale, dei media audiovisivi come strumenti di lettura di un processo storico e culturale. Si tratta di un tema ancora poco studiato nel suo insieme e privo di una sistematizzazione definitiva, benché in parte già indagato nell’ambito degli studi storici, sul cinema e sulla televisione. Sono tuttavia ancora esigue le ricerche che si occupano del tema con un approccio organico e ad ampio spettro, in grado di restituire la realtà complessa sia delle industrie audiovisive, sia dell’Unione europea. In altre parole, si vuole proporre una prospettiva innovativa che consenta di presentare una lettura della storia europea dal secondo dopoguerra a oggi – senza escludere rimandi a epoche precedenti – attraverso le forme di rappresentazione e narrazione, i modi di produzione, le pratiche ricettive e le strategie di distribuzione del settore audiovisivo, per individuare in questi ambiti l’esistenza di un filo argomentativo comune che possa definirsi identitario rispetto alla dimensione culturale europea e alla sua storia.
Il cinema è sempre stato un potente strumento di visione del mondo, capace di costruire spazi per gli immaginari collettivi, dialogare con il passato, elaborare una memoria collettiva attorno ad eventi traumatici e sollecitare il pubblico a negoziare radici culturali e appartenenze. Il cinema, le narrazioni seriali e più in generale la cultura audiovisuale non solo rappresentano in Europa uno strumento capace di immaginare un’identità nuova e di formularne una narrazione comune e condivisa, ma concretamente contribuiscono sul piano della realizzazione a definire un linguaggio e una base produttiva comuni. In particolare, questo numero si propone di sollecitare interventi che indaghino – secondo categorie e approcci differenti –, in una prospettiva storica e intermediale, non solo le rappresentazioni dell’Europa e della sua identità nei media audiovisivi e nel panorama visuale internazionale, ma anche l’impatto, le risonanze e le ricadute – in termini politici, sociali, culturali, economici, di costume ecc. – che questa identità può avere sulle diverse culture e società nazionali.
Gli articoli possono essere incentrati su singoli film e registi e sulla serialità televisiva, oppure possono allargare la prospettiva ai processi di produzione, costruzione e circolazione dell’immaginario cinematografico e audiovisivo nel contesto europeo.
Le proposte possono riguardare uno o più dei seguenti argomenti, sempre con riferimento alla storia della costruzione europea e della sua identità (l’elenco non è esclusivo):
– Percorsi storico-narrativi sulla costruzione europea attraverso il cinema, di fiction e documentario, le narrazioni seriali e gli audiovisivi;
– Biopic legati a figure storiche rilevanti per la costruzione comunitaria e l’identità europea;
– Autori, registi, sceneggiatori, produttori e altre figure del settore che hanno affrontato con particolare incisività il tema dell’identità europea, con quali prospettive, strategie e linguaggi;
– Narrazioni dell’Europa e costruzione dell’identità attraverso temi e politiche europee: ecologia, migrazioni, confini, cultura, diritti ecc.;
– Contro narrazioni d’Europa: populismi e nazionalismi euroscettici;
– Opposizioni concettuali e posizioni di critica e contestazione alla costruzione europea e alla sua identità (ad esempio, la definizione di alcuni registi o movimenti cinematografici come euroscettici o eurocritici);
– Linguaggi artistici e performativi riferibili all’idea d’Europa (ad esempio, spettacoli teatrali, performance, esposizioni museali ecc.);
– Industria e mercato audiovisivo europeo: coproduzioni, programmi di finanziamento e politiche culturali, festival e logiche distributive;
– Europa e identità europea nei discorsi critici e teorici sul cinema e sull’audiovisivo;
– Cinema e televisione come attivatori di riflessioni sull’integrazione europea nella rete dei discorsi sociali;
– Cinema, televisione e cultura popolare: per un’identità europea costruita “dal basso”;
– Il ruolo delle piattaforme streaming nella costruzione di un’identità europea: politiche editoriali e pratiche di consumo;
– Discorsi sul pubblico cinematografico e televisivo in relazione all’identità europea;
– Geografie e prospettive del cinema e della televisione europei: come il cinema europeo si definisce in relazione alle cinematografie nazionali o transnazionali; cinema e televisione europei tra locale, nazionale e globale; connessioni e divergenze tra cinema europeo e world cinema;
– Modelli egemonici e tematiche di genere nel cinema e nella televisione europei, anche in relazione alle specificità nazionali;
– Il ruolo dei festival, dei premi e di un possibile “star system” europeo nei processi di costruzione identitaria e integrazione.
Scadenze e linee guida
Per proporre un articolo si prega di inviare un abstract e una breve nota biografica all’indirizzo mail rivistacinemaestoria@gmail.com entro il 3 febbraio 2025.
Gli abstract devono essere compresi tra le 200 e le 250 parole e possono essere presentati in italiano o in inglese. La proposta deve includere: cinque parole chiave, nome dell’autore o degli autori, istituzione o istituzioni e dettagli di contatto (e-mail, telefono), oltre a una breve biografia per ogni autore.
Se la proposta viene accettata, l’autore/l’autrice dovrà inviare l’articolo completo allo stesso indirizzo e-mail entro il 21 luglio 2025. I contributi saranno inviati a due revisori indipendenti in un processo di peer review in doppio cieco prima della decisione finale di pubblicazione. Agli autori/autrici può essere richiesto di modificare o migliorare i propri articoli se suggerito dai revisori. Gli articoli devono essere di lunghezza compresa tra le 4.000 e le 5.000 parole (non più di 35.000 caratteri, spazi e note inclusi), ma saranno presi in considerazione anche articoli più brevi.
Per informazioni, inviare un’e-mail a: rivistacinemaestoria@gmail.com
Visions of Europe. European identity through cinema and audiovisual media
edited by Agnese Bertolotti, Massimiliano Coviello, Filippo Maria Giordano and Valentina Re
Can we reflect on the history of European integration through cinema, giving an original impression of the continent’s long path to unification through images? Is it possible to imagine a cinematic interpretation of this process on a historical and political level? And how much do individual national perspectives and the poetics of authors, movements or schools influence its narrative? What are the themes and expressive tools that cinema, serial narratives and audiovisual media prefer to represent European values, propose a shared idea of belonging and build a common narrative? Is it possible to speak about a European cinematic sensibility capable of shaping a common identity on a cultural and social level?
Furthermore: how has the audiovisual sector, understood as a system of production practices and cultural policies, as well as an instrument of soft power, participated in the processes of building European integration? Have these processes been addressed in critical and theoretical discourses on cinema and television? Have cinema and television provided opportunities for reflecting on European integration in the broader network of social discourses? As products of popular culture, have they played a particular role in bringing the more abstract aspects of European institutions and values back to a sphere of everyday and familiar experience? Is it possible to speak about a “European audience”?
This issue of “Cinema e Storia” aims to present an original reading of European identity starting from the community-building process and using cinema and, more broadly, audiovisual media as tools to analyse this historical and cultural journey. This topic remains understudied as a whole and lacks a definitive systematisation, although it has been partly investigated in historical studies, film studies and television studies. However, there is still a shortage of research that deals with the topic with an organic and broad-spectrum approach, capable of conveying the complex reality of both the audiovisual industries and the European Union.
The goal is to propose an innovative perspective that allows us to present a reading of European history from the Second World War to today – without excluding references to previous eras – through the forms of representation and narration, the modes of production, the receptive practices and the distribution strategies of the audiovisual sector. The aim is to identify in these areas the existence of a common argumentative thread that can be defined as identity-defining in relation to the European cultural dimension and its history.
Cinema has always been a powerful tool for viewing the world, capable of building spaces for collective imaginations, engaging with the past, developing a collective memory around traumatic events and prompting audiences to negotiate cultural roots and belongings. Cinema, serial narratives and more generally audiovisual culture not only represent in Europe a tool capable of imagining a new identity and a shared narrative, but they concretely contribute to defining a common language and a common productive basis. In particular, this issue invites contributions that investigate – through different categories and approaches -, from a historical and intermedial perspective, not only the representations of Europe and its identity in the audiovisual media and the international visual landscape, but also the impact, resonances and repercussions – in political, social, cultural, economic, and societal terms – that this identity can have on different national cultures and societies.
Contributions can focus on individual films and directors and serial dramas, or they can broaden the perspective to the processes of production, construction and circulation of cinematic and audiovisual imagery in the European context.
Proposals may address one or more of the following topics, always with reference to the history of European construction and its identity (the list is not exhaustive ):
– Historical and narrative trajectories of European integration through film, documentaries, serial narratives and audiovisual media;
– Biopics on historical figures relevant to community building and European identity;
– Authors, directors, scriptwriters, producers and other industry figures who have incisively addressed the theme of European identity, examining their perspectives, strategies, and languages ;
– Narratives of Europe and identity construction through European themes and policies: ecology, migration, borders, culture, rights, etc.;
– Counter-narratives of Europe: Eurosceptic populism and nationalisms;
– Conceptual oppositions and critical or contesting positions regarding the discourse on European integration and its identity (for example, the definition of some directors or movements as Eurosceptic or Eurocritical);
– Artistic and performative languages referable to the idea of Europe (for example, theatre shows, performances, museum exhibitions, etc.);
– The European audiovisual industry and market: co-productions, funding programs and cultural policies, festivals and distribution logics;
– Europe and European identity in critical and theoretical discourses on cinema and audiovisual;
– Cinema and television as catalysts for reflections on European integration within the broader network of social discourses;
– Cinema, television and popular culture: for a European identity built “from below”;- The role of streaming platforms in the construction of a European identity: editorial policies and consumption practices;
– Discourses on cinema and television audiences in relation to European identity;
– Geographies and perspectives of European screen media: how European cinema is defined in relation to other national or transnational cinemas; relationships between European cinema and television and local, national and global contexts; connections and divergences between European cinema and world cinema;
– Hegemonic models and gender-related topics in European cinema and serial dramas, also considering national specificities;
– The role of festivals, awards, and a potential European “star system” in the processes of identity building and integration.
Deadlines and guidelines
To propose an article, authors are required to send an abstract and a short bibliography to the email address rivistacinemaestoria@gmail.com by 3 February 2025.
Abstracts must be between 200 and 250 words and can be presented in Italian or English. The proposal must include five keywords, the name of the author(s), the institution(s), contact details (email, telephone), and a short biography for each author.
If the proposal is accepted, the author must send the complete article to the same email address by 21 July 2025. Contributions will be submitted to two independent reviewers in a double-blind peer review process. Authors may be asked to revise or improve their work based on reviewers’ feedback.
Articles must be between 4,000 and 5,000 words (no more than 35,000 characters, including spaces and notes), but shorter articles will also be considered.
For more information, please send an email to: rivistacinemaestoria@gmail.com